Danza Contemporanea

Pucci Romeo

Dare una definizione precisa di cosa sia la danza moderna e/o contemporanea è impresa davvero ardua. Sebbene non sia questa la sede per una disamina storica completa, si può comunque affermare che si possono distinguere 2 filoni: uno europeo ed uno americano.

In Europa, nel ventesimo secolo, si delineano i percorsi di alcuni autori/studiosi/teorici che individuano, come alternativi al balletto accademico, allora in una fase di stallo e sclerotizzato sul piano formale, nuovi utilizzi ed analisi (e quindi nuove formulazioni tecniche ed espressive) in forma di “sistemi”, e che vedono in F. Delsarte, J. Dalcroze e R. Laban i principali fautori del “nuovo”.

Questi non solo porteranno alle estreme conseguenze tutto il filone della danza libera europea (esercitando a tutt’oggi una profonda influenza sul teatro contemporaneo di danza, ma non solo) ma possono essere considerati comunque ispiratori anche per alcuni autori americani e, a ben guardare, anche per il butoh giapponese.

In America, paese giovane, con meno influenze e pressioni storiche, anche sul piano ballettistico, la definizione di “modern dance” risale al 1927, quando un piccolo gruppo di danzatori della Denishawn Dance Company (Martha Graham, Doris Humphrey e Charles Weidman) si allontanano dal percorso etnoestetizzante di Ruth St. Denis e Ted Shawn, per creare una propria metodica, correlata però ad un proprio linguaggio coreografico, volto alla messa in scena di problematiche legate alla contemporaneità.

A partire da questo momento, si distingueranno tecniche e stili che non solo si affermeranno, ma continueranno a generare continue correnti rizomatiche, sempre più legate ad urgenze di legami profondi col mondo contemporaneo (si pensi alla corrente Post-modern o Post-Post modern).

Per un’ulteriore semplificazione, si può dire che per modern va inteso un linguaggio tecnico-stilistico preciso (per es. la tecnica Graham o Humphrey-Limon o Cunningham), mentre per contemporaneo si intende la cosiddetta danza d’autore e cioè la proposta coreografica e drammaturgica di un coreografo che, al di là del discorso tecnico, proponga una propria e originale visione poetica.
In Italia, erroneamente, si è diffusa invece la convinzione che la danza moderna fosse il balletto d’intrattenimento televisivo.

Le classi di danza contemporanea del M° Pucci Romeo propongono un lavoro tecnico basato sull’utilizzo del corpo sia nella verticalità che nell’orizzontalità, attraverso un riscaldamento articolare e della colonna vertebrale, per una esplorazione completa delle possibilità corporee nello spazio. Sono inoltre proposti spunti compositivi per sviluppare appieno la creatività e l’espressione personale e musicale di ciascun danzatore. Le classi, di livello medio e avanzato, hanno luogo 2 volte a settimana e la loro durata è di 1 ora e 30 minuti.